Guida IMU sulla Prima Casa: Esenzioni, Regole e Calcolo
La casa è un tema molto caro agli italiani. Negli ultimi decenni, sono state applicate diverse tassazioni sulle prime e seconde case. Questa guida si focalizza sulla prima casa e sull’IMU per l’abitazione principale.
L’IMU si paga sulla prima casa?
L’IMU può non essere pagata sulla casa se questa è il luogo di residenza e dimora abituale del contribuente. Quando entrambi i requisiti sono soddisfatti, si parla di abitazione principale.
La residenza è un dato anagrafico verificabile tramite una dichiarazione all’anagrafe del comune. La dimora abituale implica la presenza stabile del proprietario nell’abitazione.
Per ottenere l’esenzione IMU, è necessario avere sia la residenza che la dimora abituale nella stessa abitazione, e non si può ottenere l’esenzione per una casa usata solo per le vacanze.
Le categorie catastali che identificano la prima casa vanno dalla A/1 alla A/9. L’esenzione IMU non si applica alle abitazioni di lusso con categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali si applica un’aliquota agevolata e una detrazione di 200€.
Se più membri di una famiglia possiedono immobili diversi nello stesso comune, le agevolazioni si applicano a un solo immobile. Per coniugi con residenze in comuni diversi, non si applicano esenzioni a nessuno dei due immobili (fonte Cassazione).
Per quanto riguarda le pertinenze, le agevolazioni fiscali si applicano a una sola abitazione e a una sola pertinenza per ciascuna categoria catastale:
- C2, magazzini e locali di deposito come cantine e solai;
- C6, stalle e scuderie, garage;
- C7, tettoie chiuse o aperte.
In caso di due pertinenze della stessa categoria legate a un immobile, solo una delle due usufruirà delle agevolazioni fiscali.
Assimilazioni all’abitazione principale con la legge di bilancio 2020, sono stati stabiliti casi in cui l’IMU non è dovuta.
Sono assimilati per legge all’abitazione principale:
- Immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci o destinate a studenti universitari;
- Fabbricati destinati ad alloggi sociali utilizzati come abitazione principale;
- Unità immobiliari assegnate al genitore affidatario con provvedimento giudiziale;
- Unità immobiliari locate a forze armate, forze di polizia e vigili del fuoco.
Ogni comune può comunque introdurre esenzioni per anziani o disabili che trasferiscono la residenza in centri di cura o case di riposo.
Doppia esenzione dell’IMU in caso di separazione e divorzio
In caso di separazione, separazione di fatto o divorzio, l’abitazione principale non sarà più una sola.
I coniugi potranno beneficiare dell’esenzione dell’IMU sulla prima casa per due abitazioni diverse. Dovranno dimostrare la separazione per ottenere le agevolazioni fiscali.
Differenza tra prima casa e abitazione principale
Quando si parla di esenzione dell’IMU sulla prima casa, si tende a pensare che non sia dovuta alcuna imposta sulla prima unità immobiliare di proprietà di un singolo.
Per scopi fiscali, è importante usufruire delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Le condizioni per il bonus prima casa sono:
- L’abitazione deve essere nel comune di residenza del contribuente (che ha 18 mesi per trasferire la residenza dal momento del rogito notarile);
- Il contribuente non deve possedere altre abitazioni nel comune e non deve avere quote di proprietà di immobili per cui abbia già usufruito di agevolazioni fiscali per la prima casa.
Agevolazioni IMU per coniugi con residenza diversa
La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza per i coniugi con residenze separate in due immobili diversi. La novità specifica che, se i membri di una famiglia dichiarano la residenza in immobili diversi, entrambe le abitazioni possono beneficiare delle agevolazioni per la prima casa.
IMU sulla prima casa in affitto
La gestione dell’IMU per le abitazioni in affitto è cambiata con l’abolizione della Tasi. Prima, una porzione dell’imposta era a carico dell’inquilino. Con il regime attuale dell’IMU, l’intero onere fiscale ricade sul proprietario, anche se l’abitazione è la prima casa in affitto.
Calcolo dell’IMU
Il calcolo dell’IMU inizia con la determinazione della rendita catastale dell’immobile. Questa viene rivalutata del 5%, applicando poi i coefficienti catastali specifici. L’importo risultante rappresenta la base imponibile su cui vengono applicate le aliquote stabilite dai singoli comuni.
Questo processo permette ai contribuenti di determinare con precisione l’importo dell’IMU dovuto, garantendo che il pagamento rifletta correttamente il valore e la categoria catastale dell’immobile, nonché le decisioni tariffarie comunali.